BRUNO NARDI
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Il pittore Bruno Nardi, nato nel 1942, vive e lavora a Castefiorentino (FI).
Il suo percorso artistico inizia a giovanissima età frequentando la scuola di decorazione su ceramica artistica e successivamente su vetro. Nei primi anni Sessanta la sua grande passione per l’arte e la pittura lo spinge a dedicarsi “anima e corpo” e con professionalità e ingegno a espressioni artistiche e pittoriche di più ampio spessore e caratura, dove ha raggiunto ampi e prestigiosi traguardi nel qualificato mondo dell’arte, ottenendo consensi e riconoscimenti da parte del pubblico e della critica.
“Quel che colpisce nella pittura di Bruno Nardi è la magia della luce, della luce vivificante, onirica e solare dei suoi paesaggi, dipinti nell’alternarsi delle stagioni, nella rotazione delle colture e dei lavori agricoli.
I suoi paesaggi rispecchiano le sue intime emozioni, le suggestioni ed i suggerimenti che gli provengono dal luminoso, e “numinoso” spettacolo della natura, che la sua generosa terra toscana gli offre in un infinito caleidoscopio di panorami, di vedute, di angoli, di scorci di unica e di edenica bellezza.
La sua è una pittura decisamente paesaggistica, che per molteplici aspetti pare spingersi fino ai confini e alle blasonate ascendenze dei pittori “macchiaioli”, è rappresentata da Nardi con un suo personalissimostile cromatico e descrittivo di moderna “fragranza ...”
Patrizio Spinelli
“Il paesaggio di Bruno Nardi rientra di diritto in quel contesto stilistico post-impressionista che ha reso la pittura italiana celebre ed apprezzata nel mondo. L’impianto cromatico dell’artista toscano tende a valorizzare essenze naturalistiche con poetica versatilità. Il suo narrare la natura è simbolo di ricerca della semplicità, di attrazione verso la purezza risiedente in talun aspetto ambientale”.
Sandro Serradifalco
“[…] Nardi è un innamorato dichiarato della sua terra e la dipinge come la vede attraverso il filtro della nostalgia; è un appassionato dell’arte e dichiara palesemente le sue predilezioni ispirandosi ai macchiaioli e ai suoi vedutisti toscani; è uno sperimentatore interessato alle correnti dell’arte contemporanea e segue scrupolosamente il lavoro dei colleghi per aggiornare la sua tecnica e adeguarla, di volta in volta, ai nuovi temi trattati. […] Filari di vigne, campi di grano e girasoli, borghi medievali appollaiati sulle colline – protagonisti indiscussi per anni delle opere di Nardi - pur rimanendo costantemente presenti, hanno lasciato la scena a più anonime presenze del paesaggio toscano.L’artista ha ribaltato la consolidata composizione dei suoi quadri portando in primo piano gli sfondi in precedenza ridotti a margini della tela…”.
Fabrizio Borghini