ANDREA BORELLA
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“…L’artista , indaga il paesaggio, riproducendolo con lucidità , senza entrare nella meticolosità del soggetto, ma con sintesi, senza venire meno ai particolari, necessari per dare l’idea del vero.
La sua pittura si stempera in stesure morbide e sfumate, mantenendo la cromaticità dell’insieme sul binario di un verismo, vicino alla scuola dell’ottocento toscano.
Ama sovente studiare i soggetti en plein air, per poi elaborare nel suo studio, attraverso una profonda meditazione, il significato immanente della natura..
Le sue opere, ci restituiscono, la suggestione sentimentale di certi paesaggi, con le loro albe, i loro tramonti, ma soprattutto, mettono il fruitore nella condizione di avvertire le molteplici variazioni espressive della natura stessa.
I suoi paesaggi ,alcune volte malinconici , altri sprizzanti di solarità, sono essenziali nella semplificazione compositiva, e trasmettono i veri sentimenti dell’autore.
Andrea, nel suo lungo cammino artistico, ha sempre rivolto il suo sguardo alla ricerca, e allo studio della luce, nonché, alla resa dei suoi effetti cromatici .
Questo ,al fine di rendere il giusto omaggio, alla sua musa ispiratrice …..la natura”.
Mauro Barbieri
“Andrea Borella non è “capitato” nel mondo della pittura ma è “nato” per la pittura, perché la pittura lo aveva predestinato a se stessa…
Alieno dall’innamorarsi di mode momentanee e perdersi in dubbi amletici, situazioni che poco o niente contano se poi non danno risultati in pittura, Borella ha fatto subito l’unica scelta congeniale al proprio temperamento, capace quindi di dare frutti maturi e duraturi , senza per questo contraddire il bagaglio culturale che ogni artista cosciente porta con sé dal momento in cui spreme i primi tubetti.
….i suoi scenari naturali si impongono propriamente per l’innegabile capacità d’incanto posseduta, per quel ristoro dell’anima che ne rimane ammaliata, per il turbamento positivo che ne riceve il senso estetico, tanto che nel presente dei paesi dominanti da ritmi meccanici ripetitivi finiscono per trasformarsi in scenari di un mito”.
Brunello Mannini
“La campagna Toscana e il paesaggio in genere sono per Borella ,la struttura vibrante della sua realtà coloristica.
Dolci spazi arborei e quiete colline interrotte da larghi respiri verdeggianti, ci permettono di invadere il silenzio ed il segreto di quelle sensazioni poetiche, avvolte in un’atmosfera di colore, divenute testimonianza di un linguaggio creativo.
….l’impianto grafico dei suoi dipinti, per lo più paesaggi, è quello di un naturalismo di tipo impressionista, in cui la natura occupa un posto di rilievo…naturalismo spontaneo ed immediato, sciolto, fluido…”.
Lucio Bernardi