CINZIA MORINI
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cinziagoni@libero.it
Cinzia Morini è nata e vive a Parma. Artista che, attraverso la pittura, esprime le proprie intense emozioni. “Una passione nascosta nell’inconscio, quasi sconosciuta e soffocata dalle priorità che la vita a volte impone … Poi, qualcosa cambia …, c’è un enorme vuoto da colmare per non pensare… pensare, immaginare, ricordare, avere voglia di parlare, di urlare e non riuscire. Una tela bianca, colori, pennelli e tanta materia che prende forma e colore … a volte, forme e colori parlano per te”. Dipinge usando colori acrilici e vari materiali. Utilizza tele montate su telai di legno anch’essi dipinti, e materiali naturali come sabbia, sassi e malta. La sua tecnica, definita mista, può essere classificata come “arte informale”. Sono quasi visioni, le sue, che impastano la terra, il cielo, la natura, con i colori: i quatti elementi essenziali per la vita che si fondono per renderla tale. Si tratta di una pittura materica, fisica, che usa la spatole come pennello per cercare spazi più grandi, più lontani, più misteriosi e nascosti nell’immagine creata nella mente. Le forme diventano sintesi del pensiero, auspicio di vita, desiderio di eternità al di là del tempo e dello spazio, sono come echi di un sentimento comune, come riflesso di mondi diversi, lontani e irraggiungibili ma altrettanto uguali, vicini e palpabili. Attimi unici impressi sulla tela come una “sindone” che si materializza al momento in cui libera l’anima.
Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero, ottenendo segnalazioni, riconoscimenti e premi. Si è confrontata con altri pittori e maestri, sperimentando varie tecniche pittoriche che hanno via via arricchito le sue conoscenze fino alla elaborazione di una sua personale interpretazione della materia, dei colori, delle emozioni e delle sensazioni che la spingono a dipingere con passione.
“Le ermetiche immagini di Cinzia Morini risuonano per l’eco di un allarme occulto. Un brivido di emozione le percorre e una stupenda pace trasmettono al fruitore che le ammira. C’è, nel sogno dell’armonia, nel suo disporsi spaziale ogni loro componente che obbedisce allo stretto vigore di un sistema costruttivo. E in questo rigore formale vibranti spazi di colore ne trasferiscono le immagini “incorporee” ricche di colore. Queste forme sembrano muoversi dentro il cristallo di un immenso acquario nel segno dinamico dell’avventura spaziale. In questa poesia di libere forme in paesaggi cosmici con soli, lune, frecce musicalmente ritmati dalla gamma di colori levigati e puliti scanditi con ordine antico e moderna armonia.”
Patricia A. Donovan