ALESSANDRO NICOLETTI
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Alessandro Nicoletti nasce a Firenze nel ‘43. Qui cresce. Dai vecchi artigiani apprende i segreti di bottega. Nelle cantine, da cui filtra la luce anche di notte, si intaglia, si salda, si modella, si sfornano cose su cose.
Sandro vuole sapere tutto di tutto. La predisposizione naturale fa il resto. Negli anni sessanta crea ”novità” in più settori dell'artigianato: pelletteria, tessuti, arredamento e quant'altro gli viene richiesto. Designer a tutto tondo conosce le fonderie e qui, affascinato dal lavoro (degli altri), fa una sosta che dura tuttora.
Le sue idee, trasformate in bronzo, finiscono principalmente all'estero, dove le risorse naturali, ”modestia e denaro”, fanno la differenza.
Sandro è un personaggio surreale, come le sue opere, che Cesare Marchisio definì “soggetti fantasiosi, dalla plasticità irreale, eleganti, liberi”. Apprezzato, snobbato, copiato, dice, senza falsa modestia, che le sue cose “piacciono abbastanza”.
Difficilmente usa il termine arte per rispetto ai maestri del passato. Dice di aver partecipato alle solite mostre, qua e là, con alterne fortune, come tutti daltronde.
Recentemente ha realizzato in bronzo una serie di “oggetti per la luce”, unici, destinati all'arredamento d'elite. Non va a cercarsi il lavoro. Amante delle cose belle preferisce passare il tempo fra le cose del passato.
Arte, storia, musica, collezioni varie e, non ultimo, la compagnia degli amici, artisti toscani, con i quali inventa serate di sana, dissacrante, goliardia. In questo contesto chi si prende sul serio lo fa a suo rischio e pericolo. L'ultima mostra, allestita a Firenze dalla Regione Toscana (Palazzo Panciatichi, gennaio–febbraio 2010), assieme all'amico Alberto Fremura, ultimo grande dinosauro della grafica umoristica, ha risvegliato l'interesse dei media avvezzi alle solite minestre riscaldate.
Dovrebbero poi partecipare a mostre sul tema design e umorismo, a loro dedicate da alcuni Comuni Toscani. Della sua vita racconta solo aneddoti divertenti, solitamente dopo cena, ma questo è un altro capitolo.