La pratica venatoria attraverso l’arte
pubblicata mercoledì 23 aprile 2025
“Storie e colori di una grande passione. L’arte come autentica testimone della pratica venatoria”: questo è il titolo di una mostra - fra opere pittoriche e libri - che si inaugura sabato 26 aprile (ore 17) al Castello Pasquini di Castiglioncello, dove resterà visitabile fino al 4 maggio. L’evento è organizzato da Federicaccia - UCT Toscana Sezione comunale di Rosignano Marittimo, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Rosignano, il contributo di Castagneto Banca 1910 (Credito Cooperativo Castagneto Carducci), il supporto di Fondazione Armunia e del Museo venatorio itinerante di Jesolo. In occasione dell’inaugurazione, al Castello Pasquini si svolgerà anche un convegno (presso la sala auditorium) che vedrà la presenza di relatori e specialisti del settore. A portare i saluti dell’Amministrazione comunale sarà l’assessore alle politiche venatorie Giacomo Cantini. Quindi interverranno Giuliano Incerpi, ex direttore della rivista “Diana”, Marco Ramanzini direttore de “Il Cacciatore Italiano” e Giacomo Cretti direttore di “Caccia Tv”. Il convegno sarà presieduto dal presidente nazionale della Federcaccia, Massimo Buconi, e dal presidente di Federcaccia - Unione Cacciatori Toscani, Marco Salvadori. In mostra nelle sale del Pasquini ci saranno quadri di pittori appassionati e cultori dell’arte venatoria. Fra i nomi, quelli di Roberto Lemmi, Mario Norfini, Pierluigi Vestrini e Carlo Augusto Vestrini. Insieme ai dipinti di questi artisti del '900, sarà presente una selezione di volumi tematici di autori antichi e moderni, che hanno rappresentato nei loro scritti l’essenza e lo spirito del mondo venatorio. La mostra dei quadri e dei volumi tematici - come accennato - sarà visitabile fino a domenica 4 maggio. L’ingresso è gratuito e l’apertura sarà ogni pomeriggio dalle 15 alle 19,30 nei giorni feriali e dalle 15 alle 22 nei giorni festivi. A commento della mostra “Storie e colori di una grande passione”, c’è una frase di Mario Rigoni Stern: “L’uomo ha cominciato a cacciare prima di iniziare a fare l’amore”. E fin da subito - prosegue una scheda che racconta l’appuntamento di Castiglioncello - “come dimostrano i graffiti ritrovati nelle caverne in cui vivevano i nostri antenati, ha voluto raffigurare, a quell’epoca, l’importanza vitale di quella attività e poi, evolvendosi, tramite artisti sublimi e scrittori illuminati, ha cercato di dare la misura di una passione in altri modi indescrivibile. Le pitture e gli scritti proposti da questa mostra sono testimonianze indelebili di un mondo e di una cultura che sono part essenziali dell’umanità”.
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